“Queste nostre metà” è il titolo originale di questa singolare commedia che l’autore Enzo Duse amava sottotitolare “Corpo a corpo coniugale”. Avevo scelto questo testo teatrale nel 1998, e con questo titolo l’abbiamo portato in scena l’anno successivo. Mi aveva colpito particolarmente perché, pur essendo passati cinquanta anni dalla sua prima, era ancora di una straordinaria attualità. Bisognava però confrontarci con un argomento serio, che lascia poco spazio alla comicità. È stata per noi una scommessa: il teatro è anche questo. Questa commedia è uscita dal nostro repertorio solo tre anni dopo. A distanza di quindici anni l’ho ripresa in mano, operando una riscrittura del testo ed adattandola ai nostri tempi. Non è stato facile decidere di rimettere in scena questo lavoro, perché inconsueto per il tipo di teatro che siamo abituati a fare oggi. Ci siamo confrontati con un argomento serio, che lascia poco spazio alla comicità a 360°, ma la definirei una commedia dal sapore comico sentimentale.